Quando le terapie per l’infertilità hanno fallito e specialmente dopo vari tentativi di PMA (IUI, FIVET, ICSI, TESE) il centro Biofertility vuole approfondire il più possibile le cause perché solo in questo modo si può allestire un’azione correttiva mirata. Ci chiediamo anzitutto se la riserva ovarica e la qualità ovocitaria erano sufficienti. Se entrambe risultano ridotte o si sospetta che lo siano si possono spesso migliorare con farmaci ed integratori come DHEA, Coenzima Q 10 ad alte dosi, complesso vitaminico B e melatonina. Ci sono tanti tipi di protocolli per la stimolazione ovarica che vanno personalizzati al massimo perché non è prudente utilizzare lo stesso per tutti o insistere con il precedente se non ha dato risultati soddisfacenti. E’ stato fatto un monitoraggio ecografico ed ormonale adeguato? Per evitare che il progesterone e l’estradiolo salgano troppo e producano scarsa recettività dell’endometrio o iperstimolazione non ci si deve risparmiare neanche nel week end per un controllo perfetto della risposta ovarica.
L’utero ed in particolare l’endometrio devono essere studiati bene con l’isteroscopia e talvolta con una biopsia che cerchi squilibri ormonali o endometriti, tutti problemi curabili. Lo stress può avere un ruolo negli insuccessi delle terapie come la PMA e livelli elevati vanno identificati e abbassati con programmi speciali e personalizzati. Inoltre anche i deficit andrologici vanno individuati, misurati e curati.
Infine non si può escludere che ci siano più di un problema alla base dell’infertilità di coppia. Anzi, talora non si scopre la causa ma in questo caso non bisogna pensare che senza averla individuata non si possa risolvere il problema.